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Soggetto: Palazzotto della Società Elettrica
Data ripresa:
Luogo ripresa: Basilicata, MT, Matera
via Lucana
Collezione/raccolta:

Proprietario:

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SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)

CODICI
ID Scheda 694
TSK - Tipo di scheda F
LIR - Livello di ricerca P
NCT - CODICE UNIVOCO
NCTR - Codice Regione 17
Codice univoco locale
ESC - Ente schedatore MUV Matera
 
LC - LOCALIZZAZIONE
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA
PVCR - Regione Basilicata
PVCP - Provincia MT
PVCC - Comune Matera
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta)
LDCU - Denom. spazio viabilistico
LDCM - Denominazione raccolta
 
OGT - OGGETTO
OGT - OGGETTO
OGTD - Definizione dell'oggetto positivo
QNTN - QUANTITA'
QNTN - Numero oggetti/elementi
 
SGT - SOGGETTO
SGT - SOGGETTO
SGLT - Titolo soggetto
SGTI - Identificazione Intorno al palazzotto della società elettrica in via Lucana si svolse uno degli scontri fra militari italiani e soldati tedeschi.
SGTD - Identificazione sul soggetto Il 21 settembre 1943 Matera si svegliava con la voglia di riscatto e dava l’avvio alla sua ribellione contro i nazisti che ancora occupavano la città nonostante che le truppe alleate, da poco sbarcate sul continente, fossero già in vista della città. Avamposti alleati erano già arrivati nella valle del Bradano in agro di Montescaglioso. Si sparò in diversi punti. Matera reagiva alle azioni di guerra dei tedeschi che avevano cominciato a catturare e disarmare soldati e ufficiali italiani, a occupare il comando militare, la centrale elettrica, la stazione ferroviaria incendiando vagoni e littorine della Calabro-Lucana e distruggendo i depositi. Contro i soldati disertori furono spietati. Dopo l’8 settembre l’esercito italiano, senza più direttive e privo di comandi, fu costretto a sbandarsi e molti soldati e ufficiali cercarono di raggiungere anche a piedi i propri luoghi di origine e le loro famiglie. Il 18 settembre cinque soldati del genio telegrafisti, tutti della provincia di Lecce, furono catturati sulla via del ritorno a casa e rinchiusi nel palazzo della Milizia al rione Cappuccini alla periferia della città. Altri sei soldati e civili subirono la stessa sorte nelle ore successive. Contro i tedeschi montò subito l’odio della città. La reazione popolare si fece più alta quando i tedeschi si diedero a rapinare negozi e case private. La scintilla della reazione: si sparò contro due tedeschi sorpresi a rubare oggetti preziosi in una oreficeria, uno moriva, veniva spogliato e occultato sotto fasci di fogliame e di legna in un vicolo dei Sassi. Anche l’altro veniva raggiunto da una bomba a mano e cadeva sulla strada. Fu l’inizio della lotta armata. I soldati sbandati, che nelle ore precedenti erano rimasti nascosti nelle grotte degli antichi rioni, riprendevano le armi che avevano occultato. Si armavano i finanzieri, artigiani e contadini si presentavano alla Sottotenenza per avere le armi e combattere. Il centro della città divenne un campo di battaglia. Undici persone, in gran parte civili, restarono uccise dai nazisti che ormai stavano organizzando la ritirata. Giù nella valle del Bradano verso Montescaglioso le truppe alleate si avvicinavano alla città. Un materano corse a piedi nella valle per avvertire gli avamposti alleati che a Matera non c’erano più soldati tedeschi e che non c’era bisogno che essi la bombardassero aggiungendo altri lutti e rovine. Qualche ora dopo, quando già i contingenti tedeschi si muovevano per abbandonare la città, erano da poco passate le otto della sera, un boato seppelliva sotto le macerie del palazzo della Milizia, in via Cappuccini all’estrema periferia della città, altri undici civili, ostaggi della rappresaglia nazista. La notizia della rivolta di Matera, diffusa dalla voce di radio Londra, provocò sussulti di ribellione e di rivolte antinaziste in altri paesi e città della Lucania. Pochi giorni dopo a Rionero ci fu rivolta, i tedeschi e i fascisti spararono, altro sangue di popolo venne versato. Dappertutto esplose la rabbia dei lucani anche dopo che i tedeschi avevano abbandonato la regione. A Irsina vi furono tumulti, la popolazione insorse, alcuni notabili compromessi col regime fascista furono catturati e dilapidati sulla pubblica strada, un uomo venne ucciso, un altro restò per terra, mutilato e privo di sensi. A Montescaglioso il popolo insorse contro gli uomini legati al fascismo e contro i grossi proprietari terrieri. A Maschito fu proclamata la repubblica autonoma.
 
DESCRIZIONE
MIS - Misure
MISU - Unità
MISA - Altezza
MISL - Larghezza
MISD - Diametro
MISS - Spessore
 
LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA
LRC - LOCALIZZAZIONE
LRCR - Regione Basilicata
LRCP - Provincia MT
LRCC - Comune Matera
Indirizzo civico via Lucana
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DT - CRONOLOGIA
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA
DTZG - Secolo
CRONOLOGIA SPECIFICA
DTSI - Da
DTSF - A
MOTIVAZIONE CRONOLOGIA
Motivazione
Specifiche
 
DEFINIZIONE CULTURALE
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
AUFN - Autore personale Anonimo
Motivo attribuzione
Sigla per citazione
 
DATI TECNICI
Indicazione di colore BN
MTC - MATERIA E TECNICA
MTC - Materia e tecnica Basilicata
 
CONSERVAZIONE
STC - STATO DI CONSERVAZIONE
STCC - Stato di conservazione buono
 
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione generica
Proprietario
Indirizzo
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
GESTIONE IMMAGINI
Tipo hard disk
Identificazione di volume
Posizione
 
Tags
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