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Soggetto: Cattedrale, Reliquia di San Giovanni da Matera
Data ripresa:
Luogo ripresa: Basilicata, MT, Matera
Cattedrale
Collezione/raccolta:

Proprietario:

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SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)

CODICI
ID Scheda 680
TSK - Tipo di scheda F
LIR - Livello di ricerca P
NCT - CODICE UNIVOCO
NCTR - Codice Regione 17
Codice univoco locale
ESC - Ente schedatore MUV Matera
 
LC - LOCALIZZAZIONE
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA
PVCR - Regione Basilicata
PVCP - Provincia MT
PVCC - Comune Matera
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta)
LDCU - Denom. spazio viabilistico
LDCM - Denominazione raccolta nessuna
 
OGT - OGGETTO
OGT - OGGETTO
OGTD - Definizione dell'oggetto positivo
QNTN - QUANTITA'
QNTN - Numero oggetti/elementi
 
SGT - SOGGETTO
SGT - SOGGETTO
SGLT - Titolo soggetto
SGTI - Identificazione La reliquia di san Giovanni da Matera è custodita nella Cattedrale di Matera
SGTD - Identificazione sul soggetto Pare sia nato intorno al 1070 Giovanni de Scalzonibus da una nobile famiglia materana, in un’epoca dominata dai Normanni e dalle crociate in Terra Santa. Della sua vita di ragazzo e di adolescente nulla si sa. Non si sa quanti anni avesse quando un giorno, mentre la sua famiglia e l’intera servitù erano sparse per la campagna, dediti ai lavori dei campi e alla cura degli armenti, Giovanni sparì. Aveva preso solo un asinello. Il suo primo rifugio fu l’isola san Pietro nei pressi di Taranto dove si presentò vestito da povero ai monaci basiliani, i quali lo accolsero e lo misero a pascere le pecore. In seguito alla sua sparizione i genitori si misero a cercarlo in ogni dove senza riuscire a trovarlo. A Taranto Giovanni non era soddisfatto della vita che quei monaci conducevano, e volle cercare altrove un posto dove poter fare una vita di penitenza più severa, di solitudine e di raccoglimento. Credette di poter realizzare questa aspirazione in alcuni eremi in Calabria e poi in Sicilia. Qui si spinse addirittura a dormire nell’acqua gelida immergendosi fino alla gola e passando la notte legato con la fune al tronco di un albero. Quando si sentì spiritualmente pronto ad affrontare la predicazione fra le folle si diresse a Ginosa ormai ridotto a pelle e ossa, tanto da non essere riconosciuto neppure dai genitori. Fu subito seguito da un gruppo di giovani che, spinti dal fascino delle sue parole, abbracciarono la vita conventuale. A Ginosa Giovanni restaurò una vecchia chiesa già dedicata a san Pietro per trasformarla in un primo nucleo di convento. A questo lavoro contribuirono gli abitanti di Ginosa. Successivamente si recò per un breve periodo a Lacerno e poi sul monte Cognato, e da qui in altre contrade della Puglia. A Bari, a causa di contrasti con il vescovo e con le autorità della città, fu accusato di eresia. Fu salvato dal princeps Grimoaldo Alfaranite a condizione che abbandonasse la città. Era l’anno 1129 quando tornò a far visita ai suoi confratelli di Ginosa da dove subito dopo si diresse alla volta della basilica di san Michele Arcangelo. Qui restò appena un anno per dirigersi poi a Pulsano dove fondò la sua Congregazione detta del Pulsanesi. I suoi confratelli seguivano la regola benedettina, resa però più severa, andavano scalzi, non toccavano vino e si astenevano dal mangiar carne, si dedicavano ad attività manuali per lavori nelle campagne, e vivevano di elemosine. Questi frati giravano per le campagne e vivevano in assoluta povertà, vestivano e mangiavano da poveri, assistevano i poveri e i malati durante le pestilenze. I Pulsanesi si moltiplicarono nel giro di poco tempo. Ben presto, quando Giovanni era ancora in vita, si diffuse la sua fama di santo. La crescita dei seguaci lo indusse a fondare un nuovo monastero presso Foggia, intorno ad una vecchia chiesa intitolata a san Giacomo. E proprio qui, durante i lavori, Giovanni morì il 20 giugno 1139. Aveva meno di settant’anni. Nel 1177 fu dichiarato santo da papa Alessandro III. Nel 1830 le sue ossa furono traslate da Pulsano a Matera.
 
DESCRIZIONE
MIS - Misure
MISU - Unità
MISA - Altezza
MISL - Larghezza
MISD - Diametro
MISS - Spessore
 
LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA
LRC - LOCALIZZAZIONE
LRCR - Regione Basilicata
LRCP - Provincia MT
LRCC - Comune Matera
Indirizzo civico Cattedrale
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DT - CRONOLOGIA
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA
DTZG - Secolo
CRONOLOGIA SPECIFICA
DTSI - Da
DTSF - A
MOTIVAZIONE CRONOLOGIA
Motivazione
Specifiche
 
DEFINIZIONE CULTURALE
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
AUFN - Autore personale Anonimo
Motivo attribuzione
Sigla per citazione
 
DATI TECNICI
Indicazione di colore BN
MTC - MATERIA E TECNICA
MTC - Materia e tecnica Basilicata
 
CONSERVAZIONE
STC - STATO DI CONSERVAZIONE
STCC - Stato di conservazione buono
 
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione generica
Proprietario
Indirizzo
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
GESTIONE IMMAGINI
Tipo hard disk
Identificazione di volume
Posizione
 
Tags
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