SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)
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CODICI |
ID Scheda |
669 |
TSK - Tipo di scheda |
F |
LIR - Livello di ricerca |
P |
NCT - CODICE UNIVOCO |
NCTR - Codice Regione |
17 |
Codice univoco locale |
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ESC - Ente schedatore |
MUV Matera |
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LC - LOCALIZZAZIONE |
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA |
PVCR - Regione |
Basilicata |
PVCP - Provincia |
MT |
PVCC - Comune |
Matera |
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA |
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta) |
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LDCU - Denom. spazio viabilistico |
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LDCM - Denominazione raccolta |
nessuna |
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OGT - OGGETTO |
OGT - OGGETTO |
OGTD - Definizione dell'oggetto |
positivo |
QNTN - QUANTITA' |
QNTN - Numero oggetti/elementi |
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SGT - SOGGETTO |
SGT - SOGGETTO |
SGLT - Titolo soggetto |
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SGTI - Identificazione |
Domenico Ridola è stato senatore del Regno. A lui si deve la istituzione del Museo Archeologico intitolato al suo nome. |
SGTD - Identificazione sul soggetto |
Una delle maggiori istituzioni culturali di Matera resta il Museo Archeologico che indubbiamente è uno dei più importanti d’Italia e d’Europa. Porta il nome del suo fondatore Domenico Ridola, nato il 1841 a Ferrandina e subito portato dalla famiglia a Matera, la città alla quale dedicò il suo ingegno e la sua attività di archeologo. Pur essendo medico, laureato a Napoli nel 1865, dedicò l’intera sua esistenza agli scavi archeologici portando alla luce numerose necropoli nelle quali furono rinvenuti preziosi reperti che oggi costituiscono le collezioni esposte nel museo materano. Anche il nome della via in cui il museo si trova porta il suo nome.
Il Museo Nazionale Ridola nacque ufficialmente il 9 febbraio 1911 con legge del Regno d’Italia e trovò provvisoria sistemazione in quattro stanze annesse al Liceo Duni. Per espressa volontà del suo fondatore fu stabilito che le collezioni da lui donate al museo non si allontanassero da Matera. Sempre in quell’anno il Comune di Matera, per una definitiva e confacente sistemazione del museo, deliberò la concessione perpetua e gratuita allo Stato di un ex convento attiguo alla Chiesa di Santa Chiara. E lì il museo è rimasto fino ad aggi, ampliandosi sempre più per fare posto alle collezioni di reperti archeologici man mano rinvenuti in successive campagne di scavi.
Si devono a Domenico Ridola gli scavi in numerose zone dell’agro materano, come la Murgia Timone, Serra D’Alto, Tirlecchia, la Grotta dei Pipistrelli, Timmari, dove furono rinvenuti reperti di varie età. Nel museo materano venivano anche raccolti materiali archeologici rinvenuti in scavi nei territori limitrofi lucani e pugliesi, come Ginosa e Laterza e Altamura.
Egli si premurò anche di arricchire le sue collezioni effettuando scambi di materiali archeologici con altri musei italiani e di altri paesi europei. Vi allestì anche una sezione paleontologica. Lo dotò infine di una biblioteca specializzata che in seguito si arricchì di raccolte private assai preziose, fra cui il Fondo Gattini e il Lascito Giordano.
Ridola morì il 1 luglio 1933. L’anno successivo a dirigere il museo di Matera arrivò Eleonora Bracco, la quale diede rinnovato impulso alla crescita dell’attività museale promuovendo nuovi scavi in una vasta area della provincia di Matera, in modo particolare a Calle di Tricarico, Montescaglioso, Timmari. Preziosa fu, in quella fase, la collaborazione di Emanuele Masciandaro che curò l’elaborazione della ricca e preziosa documentazione grafica di tutti gli scavi e dei materiali rinvenuti. Dopo la Bracco la direzione del museo fu affidata al rumeno Dinu Ademesteanu al quale si deve la campagna di scavi dagli anni Sessanta in poi che portarono al rinvenimento di importantissimi siti archeologici.
Domenico Ridola fu anche un uomo delle istituzioni. Fu sindaco di Matera nel 1892, consigliere provinciale e nel 1906 fu eletto al Parlamento. Nel 1916 divenne anche senatore del Regno. In seguito fu nominato ispettore degli scavi e monumenti.
Oltre al Museo Ridola di Matera, altri ne sono nati nei decenni successivi, come il Museo Archeologico Nazionale e il Parco Archeologico di Metaponto e il Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro. Musei della stessa natura si trovano a Potenza, a Venosa e Grumentum e a Muro Lucano.
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DESCRIZIONE |
MIS - Misure |
MISU - Unità |
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MISA - Altezza |
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MISL - Larghezza |
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MISD - Diametro |
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MISS - Spessore |
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LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA |
LRC - LOCALIZZAZIONE |
LRCR - Regione |
Basilicata |
LRCP - Provincia |
MT |
LRCC - Comune |
Matera |
Indirizzo civico |
Via Ridola |
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Google Map |
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DT - CRONOLOGIA |
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA |
DTZG - Secolo |
XX sec. |
CRONOLOGIA SPECIFICA |
DTSI - Da |
1930 |
DTSF - A |
1935 |
MOTIVAZIONE CRONOLOGIA |
Motivazione |
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Specifiche |
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DEFINIZIONE CULTURALE |
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA |
AUFN - Autore personale |
Anonimo |
Motivo attribuzione |
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Sigla per citazione |
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DATI TECNICI |
Indicazione di colore |
BN |
MTC - MATERIA E TECNICA |
MTC - Materia e tecnica |
Basilicata |
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CONSERVAZIONE |
STC - STATO DI CONSERVAZIONE |
STCC - Stato di conservazione |
discreto |
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CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI |
CONDIZIONE GIURIDICA |
Indicazione generica |
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Proprietario |
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Indirizzo |
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FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
GESTIONE IMMAGINI |
Tipo |
hard disk |
Identificazione di volume |
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Posizione |
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Tags |
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